Il 25 Novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. 
Una giornata che ha il triste compito di ricordarci quante donne siano state oggetto di minacce, stupri, delitti; una data che ci ricorda quanto siamo fragili.
In Italia sono state istituiti numeri alla quale rivolgersi (1522), associazioni come Il Telefono Rosa (0637518282) e centri antiviolenza (www.solideadonne.org).
Nessuna donna è sola nel caso in cui si trovi a dover affrontare spiacevoli situazioni, e agire in tempo, può salvare la vita.

Oggi vi porto la testimonianza di Valentin Pitzalis, o Morgana….si perché Valentina è morta il 17 Aprile 2011 quando suo marito l’ha cosparsa di cherosene e le ha dato fuoco. Al suo posto, è arrivata Morgana, una nuova lei.
È arsa viva per 20 minuti prima che qualcuno arrivasse. Ha perso la mano sinistra è una parte dell’arto. Tantissime operazioni e degenze infinite negli ospedali non le hanno però negato il sorriso. Non si è mai abbattuta, Valentina VOLEVA vivere.
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Ho letto il suo libro in una giornata…ho dovuto fare qualche pausa perché in alcuni momenti è davvero tanto. Stavo male nel sapere che di lì a poco, sarebbe successo l’inevitabile. A volte mi sentivo arrabbiata con lei, avrei voluto urlare “Ma cosa fai ancora li?? Scappa!!!” Oppure “Apri gli occhi, non merita nulla!”. È proprio vero che, a volte, l’amore rende ciechi. Felici è vero , innamorati chiaramente, ma anche tristi, imprigionati, plagiati.
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Valentina amava suo marito, lo amava con tutta se stessa. Lo dimostra, oltre la sua decisione di essere sempre pronta ad aiutarlo, anche quando la separazione era pronta da firmare, il fatto che non l’abbia mai considerato un mostro, un poco di buono; “vittima di se stesso”….ecco, le definisce così, ancora adesso.
È facile cadere in un amore malato, come ci dimostra Valentina: con la convinzione di aiutarlo, d’essere la sua medicina contro un male interno, ci annientiamo poco a poco, vivendo una specie di reclusione forzata a volte simile alla schiavitù. A tal proposito, vi propongo 2 passaggi davvero significativi.
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“Ora comprendo come non ci si possa isolare dal mondo esterno quando si è innamorati e che amare davvero implica lasciare l’altro libero di affermarsi e realizzarsi come individuo, anche se questo lo porterà un giorno ad allontanarsi da noi”
“Vi prego, amatevi e fatevi amare, sempre. Parlate e discutete con ,a persona che amate. […] Dite la verità. La verità è davvero qualcosa che ci renderà liberi. IO HO SCELTO LA VITA, SEMPRE, NONOSTANTE TUTTO.”
Le sue non sono mai parole di odio, ma di forza, speranza, coraggio. Una SUPER DONNA.
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Un sorriso Per Vale, è la sua pagina Facebook dove possiamo seguirla e interagire con lei. È anche un muro sulla quale i messaggi contro la violenza sulle donne, sono sempre affissi, pronti a rimarcare il fatto che tutto è superabile se affrontato nella maniera giusta. Si possono anche fare delle donazioni e state pur tranquilli che non saranno soldi buttati al vento…anzi, saranno accolti con un sorriso…un sorriso che sa di vita.
Benedetta Artusi
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