DIARIO DI VIAGGIO DI UNA MAMMA SEMIPREPARATA
Forza e coraggio, mano alle valigie e si parte tutti insieme, per quel viaggio da sogno che da sempre con il marito desideriamo condividere con le nostre due bambine, Mia e Bianca, 6 e 3 anni.
Cosi, senza pensarci troppo su, cuore oltre l’ostacolo delle paure premamàn e si va, tutti in MESSICO!
Si ma non un Messico qualunque, qui si parla di tre aerei, uno scalo in europa e due oltreoceano, ben tre aerei in tutto, per arrivare in quel paradiso incontaminato chiamato Acapulco, citta’ famosa negli anni ‘70 e meta di tutta la creme de la creme degli Stati Uniti, a partire da Frank Sinatra, che ne era un grande estimatore.
Ma parliamo dei dettagli tecnici del viaggio.
La prima scelta e’ quella di selezionare un volo notturno, cosi che le bambine con l’aiuto delle goccine omeopatiche di Melatonina (cominciate a dare qualche giorno prima del viaggio) prendano naturalmente il fuso orario una volta atterrati, coadiuvati dai loro snack preferiti messi in una borsina a parte sempre a portata di mano, cosi da non farle sentire troppo spaesate con i gusti e gli orari.
La seconda scelta e’ stata quella di preferire una villa privata al villaggio/resort, e qui si va a gusto personale, ma a noi la casa ha dato quella sensazione di privacy e libertà di orari e routine che in un villaggio e’ più difficile mantenere, viste le molteplici attività da frequentare e i ristoranti con le regole da rispettare.
Terza scelta, e’ quella di portare senza alcun dubbio il passeggino da cappelliera, uno dei pochi investimenti degli accessori per bambini che veramente consiglio a tutte, leggero comodo e versatile, il migliore amico di qualsiasi gita, piccola o grande.
Il volo con nostro grande stupore procede liscio, con grandi comodita’ e gentilezze da parte dello staff dei vari aerei, specialmente verso le bambine, regalando loro giochini vari e tranquillizzandole dove avevano un filo di paura. Dormono per ben 9 ore, svegliandosi ad un’ora dall’atteraggio a Citta’ del Messico, giusto in tempo per una ricca colazione a bordo e un cartone al minischermo del sedile. Dopo la traversata oceanica, il terzo volo verso Acapulco, della durata di soli 50 minuti, appare a tutti come una vera passeggiata di salute, trascorso a colorare e giocare con tablet vari.
La scelta della soluzione casa preferita al classico villaggio turistico
Appena atterrati la citta’ ci accoglie con 29 gradi centigradi e una fila infinita di palme fuori dall’aereoporto, un vero balsamo per gli occhi e lo spirito, dopo tante ore di aria condizionata e spazi ristretti, per quanto comodi. Prendiamo subito possesso della nostra casa, cominciando pian piano e sistemare le nostre valigie nelle stupende camere dipinte di un bianco accecante, profumate di cotone fresco e pulito.
Dopo una breve sistemazione passiamo subito all’organizzazione della cucina, Via libera quindi ai supermercati, locali enormi e climatizzati, dove, essendo di stampo puramente americano, si trova davvero qualsiasi cosa, anche di marche italiane, e non vi sto ovviamente qui a dire la scorta infinita di spaghetti, penne e mezze maniche di quella famosa scatola blu e rossa che tutti amiamo, e che a prima vista ci fa sentire subito un po’ più vicino a casa.
Formaggi freschi, prosciutto cotto of course, e ogni tipo di carne bianca e rossa, che qui come materia prima e’ davvero speciale, poi biscotti e patatine, perchè ok la linea, ma e’ vacanza per tutti! Il riso bianco negli scaffali dei supermercati messicani non puo’ davvero mancare, lo trovo in tutti i modi e tipologie di cotture, abbinata alla classica crema di fagioli neri, che con un po’ di fantasia diventa una specialissima minestra salvavita.
Tornati alla nostra spiaggia privata, la vita scorre lenta e morbida tra corse sulla riva a rincorrere i gabbiani, liberare le tartarughine verso le onde dallecasucole degli allevamenti, tuffi nella piscina di casa e tanto sole che ci riscalda dai ricordi del freddo polare che abbiamo lasciato a Roma quel 25 Dicembre
Il jet leg come da preghiere pre partenza subisce il fascino della melatonina e non crea quindi nessun disturbo alle bambine, che alle 8 di sera crollano beate davanti al canale dei cartoni in spagnolo, ma il tempo di accendere la tv che le loro palpebre si chiudono pesanti, tra il profumo della crema doposole e il ricordo della frenetica giornata appena trascorsa tra un castello di sabbia e un’onda da saltare.
Io e il maritino possiamo quindi goderci quelle ore rimaste di pace e silenzio con una birra fresca e la bocca spalancata davanti allo spettacolo maestoso del tipico tramonto rosa messicano, che una volta che ti entra nelle iridi, difficilmente ne esce.
La Città
La citta’ ci ubriaca di colori, musiche e profumi, ma soprattutto veniamo letteralmente invasi dai cartelloni pubblicitari di gite ed escursioni da non perdere, ed ovviamente noi ne approfittiamo subito : l’immersione con le bombole per il marito, ed una passeggiata al mercato storico di Acapulco tutti insieme, per trovare i famosi CRANIOS PINTADOS, i teschi coloratissimi dipinti a mano, che tutti noi amiamo, specialmente dopo il film Coco, eh cara vecchia Disney, non ne sbagli una!
Il resto dei giorni procedono decisamente meglio di come ce l’aspettavamo, le bambine mangiano tranquille rispettando i loro orari, e noi ce ne guardiamo bene dal forzarle, dormono tutta la notte e giocano tutto il giorno, un vero paradiso! Il 5 Gennaio festeggiamo come si deve il terzo compleanno della nostra Bianca, tra musiche, balli e regali, compresa una torta decorata con fiori e frutti esotici che ordino prontamente al fornitissimo supermercato di cui sopra (con un reparto pasticceria da urlo) e questa giornata perfetta chiude in maniera altrettanto magica il nostro idillio messicano.
In totale la vacanza e’ durata ben 12 giorni, di cui non cambierei neanche un minuto, e’ stata spontanea, divertente e rilassante, proprio quello che sognavamo, ed e’ per questo che le parole scorrono via veloci sulla tastiera, e’ come se la felicita’ si descrivesse da sola!
Consiglio a tutte voi mamme che leggete queste mie righe semplici ma cariche di emozioni e ricordi, di buttarsi le paure dietro alle spalle, e con coraggio affrontare tutti quei viaggi che hanno sempre sognato di fare con la propria famiglia, sono attimi che non torneranno piu’, sono anni che corrono via veloci, approfittiamone ora, ne vale davvero la pena!
Wow…mi è sembrato quasi di viverla anche io…soprattutto vivere la serenità e il relax che avete vissuto!! Bellissimo articolo
Grazie!!!!
Racconto meraviglioso…io è mio marito abbiamo lasciato il cuore in Messico! E non vedo l’ora di poterci portare anche mio figlio…ora ha 16 mesi e non si ricorderebbe, ma nin aspetterò tanto! Grazie…dopo queste tue parole ho anche meno paure! Sei veramente rosa…anche quando parli!
Ti ringrazio di cuore!
Articolo stupendo…. Ci hai fatto fare la vacanza cn te ❤️
❤️❤️❤️
Leggendo sembrava quasi di vivere il viaggio in prima persona con le mie bambine.. noi Italiani siamo ancora troppo “chiusi” per quanto riguarda l’argomEnto “viaggiare con i bambini” ma spesso è più semplice di quel che sembra… grazie Amy per questo articolo ❤️
GraZie a te per averlo letto❤️
Wow Benedetta! Un sogno! ti ho seguita su IG in quei giorni ma mi ero persa la chicca della melatonina ottimo! Io ho fatto un viaggio a Fuerteventura quando Cesare aveva 5 mesi e in Portogallo quando ne aveva 9 …mete piuttosto vicine, anche se il ritorno dal Portogallo fu terribile, aereo di coincidenza in ritardo e 15h in aereoporto… ma siamo sopravvissuti! Mi piacerebbe tanto poter andare negli Stati Uniti a trovare mio fratello, chissà forse la prossima estate… terró a mente la melatonina in quel caso
Bellissimo articolo Benny… Sei una super pink mom ❤️