
Capita a tutte. Facciamo mille cose per volta, corriamo a destra e sinistra, dalla mattina alla sera. Il nostro cervello lavora senza sosta, anche quando sei nel letto e dovresti solo pensare a dormire. Invece lui no. Non riesce a staccare davvero. A riposarsi da quel frastuono che ci ha lasciato la giornata. Di cose positive e negative che l’hanno riempita.
Se sei mamma le tue preoccupazioni e le tue incombenze si duplicano (o triplicano, ecc.!) e arrivi a un punto in cui l’unica cosa che vorresti è fare un biglietto andata/ritorno (sì, faresti anche il ritorno! Cosa fai? Vuoi abbandonare qui tutti? Non ci credo!) per una meta esotica e partiresti così, proprio come sei ora. Sì, anche con il pigiama e la pinza nei capelli.
Qui da me, ad esempio, siamo nella fase “Terrible Two” quindi capricci e urla a non finire. Per quanto io cerchi di mantenere inalterato il mio self control e cerchi di preservare quella pacatezza e quel tatto gentile in stile Tata Lucia, a volte proprio non ce la faccio. Urlo come una matta, per poi pentirmene otto secondi dopo.
Siamo mamme, certo. Ma mamme-umane, con il nostro carico di stanchezza e le nostre (umane) debolezze. Non dobbiamo colpevolizzarci, ma solo fare in modo di respirare. Io vorrei imparare a diventare più paziente, ad ascoltare di più e ad apprezzare le, seppur brevi, pause che una mamma può concedersi.
Faccio sempre tutto di corsa e, banalmente, mi dimentico di un’azione involontaria, semplice, naturale. Quella che impariamo non appena vediamo la luce. Ma che a volte passa in secondo piano: respirare.
Ecco, sbagliato! Ho deciso che non devo più far passare in secondo piano il mio respiro. Perché respirare aiuta ad allentare le tensioni e in una giornata ne accumuliamo davvero troppe.
Così, quando mi sento davvero esausta e con i capelli per aria, mi impongo di fare un grande, rigenerante, terapeutico respiro. Non risolverà magicamente tutti i miei problemi, ma di sicuro mi aiuterà a vederli in modo diverso.
Nessun problema è così grande da non poter essere affrontato con un respiro.
Forse non saremo mai madri perfette. Forse a volte dovremo fare i conti con l’energia esuberante dei nostri figli e andremo a perdere quell’equilibrio sottile che, piano piano, abbiamo cercato di conquistare. Ecco, in quel momento dobbiamo imparare a respirare. Solo questo. Respirare. Partendo dal mattino, mentre prepariamo la colazione, un bel respiro e tutto il resto verrà da sé!
→ Tu ti ricordi di trovare del tempo (anche) per respirare?
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