Maggio… che mese strano. Ho avuto voglia di tutto e di niente. Libri, cibo, emozioni… un vero macello. Neanche fossi in piena sindrome pre ciclo per circa 40 giorni. Che stress essere donna. Mese di cambiamenti, lavorativi e non e ho sperimentato anche il più completo annullamento del book power. Ho iniziato 6 libri; finiti nessuno.
Ho scritto di 1000 titoli; comprati nessuno.
Scaricato 10 estratti; idem come sopra.
Eppure ne ho voglia. Una voglia matta di leggere. Mani, testa e cuore me lo richiedono ma io faccio orecchie da mercante perché so che non mi godrei nemmeno una lettera. E quindi porto letteralmente con me il peso di kindle e libro del momento in borsa nella vana speranza dell’illuminazione che mi riporti sulla retta via.
Ho ripreso i miei 10 minuti, INDISPENSABILI questo mese, e ho imparato alcune cose:
SMETTERE DI GIUDICARE NEI PRIMI 10 SECONDI
Ho questo vizio. Da sempre. Al 90% delle volte non ha mai fallito. Questa volta invece sì. E ne sono felice. Perché è vero che la prima impressione è quella che conta; ma solo se viene da me. Le chiacchiere a volte servono solo per pulirsi i piedi. Come questa volta. Sembrerà una banalità, ma quante volte vi è capitato di farlo? O d’essere quella (in)giustamente giudicata? Partire prevenute a volte non serve se non a farci perdere il focus. Voglio impegnarmi a non farlo; penso che avrò solo che da guadagnarci.
PENSARE OTTIMISTA È VERAMENTE TERAPEUTICO
Con Matilda abbiamo avuto un piccolo fuori pista. Nulla di allarmante ma come sapete, per noi anche un raffreddore è un punto interrogativo.
Dopo aver mandato in tilt il cervello, mi sono incazzata con me stessa. BASTA. BASTA E ANCORA BASTA. È tutto normale, tutto passa, tutto si sistema. L’unica cosa che d’ora in poi voglio mandare in tilt, è il cellulare mentre sono alla ricerca della mia borsa della vita… ricerca ardua, lunga e irta. Ma non mollo.
IL QUADERNO DELLA GRATITUDINE È DA SANTIFICARE
Scrivere scrivere e ancora scrivere. Più terapeutico dello psicologo. Scrivo di tutto. Su di tutto. Lascio andare cuore, mente e parole. Si fondono insieme e mi danno risposte senza fare domande. Indispensabile sul comodino, da compilare ogni sera. È come fare con confronto con noi stessi, una chiacchiera con la nostra mente.
SMETTERE DI PROGRAMMARE
Devo avere tutto sotto controllo. Sempre. Per sempre. SBAGLIATO! Ho cambiato qualche mia piccola abitudine quotidiana e non ho programmato nulla per tutto il mese. Voglio sentire che effetto fa improvvisare un’aperitivo o scoprire d’avere 5 minuti liberi che siano davvero liberi. Essere maniaci del controllo a volte è davvero snervante; l’idea di programmare del tempo per programmare attività programmate è da cerbottana di tranquillanti. Vivere assaporando l’imprevidibilità anche in una vita come la mia, normalissima e a volte ripetitiva, può non essere poi tanto male.
BILANCIA CHE SALE, SORRISO CHE TROVI.
Ho messo su 2 kg… e un bel chissenefrega dove lo mettiamo?!
Il post giusto per il Lunedì mattina ❤️ Anch’io questo mese ho “sofferto” della stessa sindrome, sarà il cambiamento delle stagioni, la posizione della luna Boh! Ti auguro il meglio per Matilda e buona settimana
Brava Benny! “Smettere di programmare”…devo iniziare anch’io a farlo! Per non parlare delle letture, vorrei leggere mille libri tra quelli che ho in arretrato ma a volte non ho proprio la testa. Nonostante tutto ce la faremo! 😉