
Tutte cose astratte che non hanno alcuna voglia di diventare concrete.
Ti sogno di notte, tocco la pancia consapevole di non averti dentro di me. O meglio, ci sono mesi in cui sento che ci sei….ma è tutto dentro la mia testa. I sintomi sono quelli del pre ciclo. Alcuni mesi più accentuati degli altri.
Ho speso una fortuna in test di gravidanza, e quello che mi regali è una sola linea rosa. Sempre e solo una.
Anche questo mese, dopo 15 giorni di vana speranza, mi hai spiattellato in faccia un bel “non incinta”. E beffa tra le beffe, dopo poco ore è arrivato anche il ciclo.
Ti sembra il caso di prenderti gioco della tua futura mamma? Non sei neanche un mucchietto di cellule e già sei cosi beffarda?
È una fregatura; un’immensa fregatura.
Acido folico, piedi per aria alla fine di ogni rapporto, conta dei giorni ecc ecc, cose da cavia di laboratorio e niente. Sempre al punto di partenza…o di arrivo. Si perché a volte penso che sia destino non riuscire ad averti.
Che magari la mia vita sia già completa cosi, e che tu sia soltanto un momento, un capriccio che inconsciamente so essere cosi, ma poi no, capriccio un paio di ciuffe.
Ti vorrei qui, adesso. Piccolo a livelli infinitesimali o già acrobata con i piedi puntati sul nervo sciatico.
Accetterò di nuovo la nausea gravidica, gli odori schifiltosi e la certezza che neanche a questa gravidanza potrò portare un reggiseno di una taglia diversa da quella che porto adesso. Per sempre senza tetta, ma chissene se ho te dentro di me. Intimissimi e le sue coppe super mega imbottite mi aiuteranno come sempre.
Ti curo come si fa con un dipinto, attenta alla minima cosa. Attenzioni vane, paure inutili.
La frase inutilmente vera “arriva quando meno te lo aspetti” è una profezia destinata a due scenari: compimento e la distruzione di una non futura mamma, che smette di vivere per un’idea.
Perché è cosi: a volte si finisce per rovinarsi la vita, dimenticando quello che si ha, lasciando indietro le persone che si amano.
Un figlio dà e toglie tanto ancor prima d’esserci; è il loro dono per noi, custodi di Vita.
Vedo solo mamme a carrozzine adesso. Proprio come quando aspettavo tua sorella, anche lei arrivata con l’aiuto di un dottore che ringrazierò per tutta la vita.
Provo invidia verso quelle ragazze, donne, che raccontano la facilità con la quale siano rimaste incinte. Mal sopporto quelle giovanissime mamme che non fanno mistero di come “sia capitato” accompagnando la frase con una faccia da prendere a schiaffi oppure arrivato durante una serata di bagordi, mi viene l’orticaria !
Chi sono io per non poter usufruire della stessa fortuna? E chi sono loro per avere tra le braccia il regalo più bello che la vita ti possa dare e lo trattino come un peso?
Quante volte mi sono fatta questa domanda. E chissà per quanto ancora me la farò.
Non si dovrebbe guardare la vita degli altri ma concedetemi d’essere cosi, insopportabilmente nervosa, acida, arrabbiata con non so chi.
Sappi che ti aspetto anzi, ti aspettiamo.
Però sbrigati, non tardare ancora, c’è un cuore che ti aspetta.
La tua mamma
Lettera a cuore aperto di un mamma alla ricerca della seconda gravidanza, che ha voluto condividere con noi la sua storia, per trovare conforto e raccontare che non sempre è facile, ma l’amore vince su tutto.
(credit photo www.negativepregnancytest.com)
Cara mamma, nessuno potrebbe capirti come me in questo momento. Ma ce la faremo. Dobbiamo farcela. Anche se ci sono momenti in cui vorremmo ribaltare il mondo, in cui ci sentiamo ingrate perchè un bimbo lo abbiamo già…ma arriverà anche il nostro momento.
Ti abbraccio.
come ti capisco…sono nella stessa situazione, con una bimba di 5 anni arrivata naturalmente dopo 3 mesi di tentativi e una seconda gravidanza che invece non ne vuole sapere di arrivare!!! continuo a sperare e a cercare di pensarci sempre meno per non trascurare ciò che ho già…ti abbraccio in bocca al lupo
Una prima gravidanza arrivata dopo 19 mesi di tentativi (a 24 anni è dura da accettare mentre a tutte le tue coetanee è capitato “per sbaglio”). Poi dopo tre anni la gioia di una gravidanza arrivata quasi subito. Un aborto. Un vuoto, un dolore immenso. Dopo un anno un altro test positivo, inaspettato ma ancora una gravidanza che termina prima di assaporarla (ah, ma il vomito quello c’è sempre costante, oltre il danno la beffa!).
E ora? Ora non so…sarò mai madre una seconda volta? Rivedrò mai su un monitor un’immagine che non sia un embrione morto o una camera gestazionale che cresce vuota? Aspettiamo, in un limbo….e intorno a noi la felicità di chi non ha dovuto aspettare, soffrire, sperare per avere un figlio….
Immagini come sta invece una “futura non mamma” che da oltre 10 anni aspetta il primo figlio??? Mi ritrovo in tutto quello che hai scritto… tranne x il fatto che x te sarebbe la seconda gravidanza (e, x carità, non sto certo dicendo che sia meno brutto eh!!!).
La vita continua comunque, godiamoci ciò che di bello abbiamo! (Perché nonostante tutto bello intorno a noi ce n’è!)