Da anni, o forse da sempre, mi è capitato di viaggiare con la fantasia ed immaginare una mia futura ed ipotetica casa. L’ho sempre istintivamente fatto perché da pantofolaia quale sono, amo trascorrere il tempo in casa, amo l’idea di famiglia, amo fare dolci, avere ospiti e cucinare per loro, e penso che una casa rispecchi nient’altro che la nostra parte più profonda. Quando qualche anno fa io e mio marito abbiamo deciso di sposarci e concretizzare quindi il nostro futuro insieme, si è fatto vivo in noi il desiderio di costruire una casa accogliente e che ci rappresentasse. Così ho subito ” disegnato” nella mia mente l’immagine completa di quello che avrei voluto, di quello che da anni sognavo. E di lì, con il mio “progetto” ho iniziato ad acquistare i primi pezzi.
Il paradosso infatti è stato che per “costruire” casa nostra, sono partita dai complementi per poi arrivare alle “mura” .
I complementi hanno un ruolo fondamentale nell’arredamento di una casa. Una credenza banale può diventare particolarissima se è personalizzata ad esempio con due candelabri ed una cornice originalissima, e di conseguenza sarebbe un vero peccato avere una bellissima consolle, se poi su non ci mettiamo nulla. Io ho puntato tantissimo sui complementi.
I complementi che più amo di casa mia , sono quelli di recupero. Non avevo ancora casa, eppure giravo tanto tra i mercatini delle pulci, fiere dell’usato, e negozi di antiquariato in cerca di pezzi antichi ed originalissimi, oggetti a cui dare nuova vita.
Ed è da qui che ho portato a casa i pezzi per me più belli. Vecchi libri, un baule, uno scrittoio, una vecchia sedia a dondolo, delle specchiere, cornici, piattini di porcellana, scatole in latta, una singer, un biliardo del 1940, radio, vecchie macchine da scrivere ecc.. e poi ho recuperato delle sedie, un divano e poltrone da casa di mia nonna, oltre che a parte del suo meraviglioso corredo.
Ci ho impiegato qualche anno e non poca fatica , ma il risultato finale mi piace e mi rappresenta completamente. Sono ancora tante le cose che vorrei, ed ancora oggi mi capita di partecipare a delle fiere per portare a casa qualche oggetto originale da aggiungere in qualche angolo rimasto vuoto.
Amo tutto ciò che sia antico e di recupero, è infatti uno stile che mi rappresenta tantissimo, mi affascina da morire perché sembra che racconti una storia.
Penso che vecchi pezzi di recupero siano indispensabili per dare un tocco originale ad una casa provenzale ( e non solo) , per renderla unica, per renderla “propria”. E voi cosa ne pensate ? Avete in casa qualche pezzo antico/vecchio che avete “ereditato” o avete comprato e che adorate ? Mi piacerebbe tanto vederli, se vi va scrivetemi!
Cara Ale che bello questo articolo! Io sto ultimando la casa e se ben ricordi ti chiesi consiglio sui mercatini da visitare es: Fiera del baratto e dell’usato qui a Napoli. Purtroppo per mancanza di tempo non sono riuscita a passarci, ma spero di poterlo fare al più presto. Intanto vorrei tinteggiare due antichi comodini, che facevano parte della camera da letto dei miei noi e farli diventare parte della mia. Un abbraccio Valeria