La gravidanza è stata per me una rinascita. Non ho messo al mondo solo il mio piccolo Emanuele, ho dato vita ad una nuova me.
È la ri-nascita di una donna, di un corpo che cambia, di una vita che cambia. Abitudini, alimentazione, priorità, giri per i negozi e non guardi più le vetrine con il capo all’ultima moda, ma sei attratta da tutte quelle mini tutine dove t’immagini il tuo ometto che ancora non sai che volto avrà, ma sai già che lo amerai… certo che l’amerai. Quello che non penseresti mai di dover affrontare però, è la paura di non vivere questa gioia. La paura di non avere mai quello scricciolo tra le braccia.
Quante hanno vissuto questa esperienza? Io l’ho provata! E ne sono uscita più forte di prima, ne sono uscita mamma! Nonostante la mia giovane età, a 22 anni mi sono trasferita a Milano con il mio attuale marito. Già uniti da qualche anno, abbiamo intrapreso questo passo che ha messo le basi della nostra vita insieme a tutti gli effetti. Solo un anno dopo, il mio test positivo tra le mani. Gambe che ti tremano, paura di tutto, eppure io e lui ci amavamo così tanto che eravamo entusiasti di questa novità. Purtroppo terminata solo alla tredicesima settimana con un aborto interno. Aborto che…? Non sapevo neanche che potesse capitare una cosa del genere… alcun sintomo, alcuna perdita, per me andava tutto bene, ed invece durante una visita… la doccia più fredda che avessi mai potuto ricevere. Per fortuna io e mio marito, più uniti di prima, forti del nostro amore, ci siamo rialzati insieme. Dopo qualche visita approfondita, scopriamo che io sono affetta da una malattia ancora poco conosciuta, subdola, e che si accompagna alla parola infertilità. L’endometriosi. Ho avuto vergogna di me stessa, mi sentivo “difettosa”, mi sentivo in colpa verso il mio fidanzato e la paura di non poter mai stringere tra le braccia il frutto del nostro amore si stava concretizzando. Inutile dire che mi sono tuffata in innumerevoli ricerche su internet, che però mi hanno solo creato maggiore ansia. Infertilità, fecondazione, operazioni su operazioni e menopausa. Ho deciso così di operarmi e di affrontare le terapie che oggi la medicina ci offre, menopausa compresa. Mi è sembrato di vivere un incubo, mi sentivo privata della mia natura femminile, mi sentivo tradita dal mio corpo.
Sono sempre stata del parere che un atteggiamento negativo non aiuta ad affrontare le situazioni, se non a peggiorarle. Ho deciso di cambiare alimentazione, iniziare un’attività sportiva e di prendermi cura del mio corpo e della mia mente. Mi ero ripromessa di affrontare qualsiasi situazione con serenità, grazie all’aiuto della famiglia e l’amore di mio marito… Ancora una volta, ho deciso di sorridere alla vita. E questa mi ha ricambiato! Subito dopo il mio matrimonio (di cui vi ho già parlato in questo post) ecco un altro test positivo tra le mani, lo guardavo e non ci credevo, a tal punto che ne ho fatto più di uno.
Ho affrontato questa nuova gravidanza con il sorriso, con la gioia nel cuore e nel ventre, ho cercato di essere ottimista, mi sono reputata fortunata e mi sono ripromessa di essere una testimonianza per tutte quelle ragazze che come me si trovano ad affrontare una situazione simile e magari essere per qualcuna di loro una speranza. Essere madre è la ricompensa a tutto quello che ho dovuto affrontare, lo guardo e sono ancora incredula che quest’ometto, così perfetto ai miei occhi, possa essere mio.
La gravidanza è un dono che a noi donne è stato dato come privilegio. Sapere che dentro di te c’è una vita, sentirlo scalciare, metterlo al mondo è un’esperienza unica. Il mio corpo ha i segni di chi ce l’ha fatta e vorrei dire a tutte le ragazze che come me si trovano ad affrontare situazioni simili: non mollate, i miracoli esistono!
Brava..Sono contenta per te ….I tuoi ometti so o strafortunati ad averti vicino….Spero che il sogno di avere un bimbo si realizzerà anche per mia sorella che sta vivendo la tua stessa situizione. ..Un bacio..
Grazie mille … mi sento solo di dire di crederci sempre , non mollare mai . A me sono passati due anni tra aborto operazione e gravidanza , due anni di dubbi visite e paure . Ma non ho mollato ! Dai un grosso abbraccio a tua sorella da parte mia ed un bacio a te