Che amo Parigi alla follia e adoro la Provenza é ormai risaputo, ma che ad affascinarmi sia tutta la Francia in generale é una nuova bellissima scoperta anche per me! Quest’anno, insieme a mio marito, anche per esercitarmi con la lingua, abbiamo deciso di fare le vacance esclusivamente in Francia. Prima pero’, da buoni italiani, siamo passati a Genova ad abbracciare la famiglia e far scorta d’olio extra vergine d’oliva e spaghettoni!
La nostra prima bellissima scoperta é stata Lione, città che nasce sulla confluenza tra il Rodano e la Saona, dove abbiamo passato solo una notte durante l’andata, per evitare a Dario un viaggio troppo lungo! (devo fare un applauso al mio bimbo che si é comportato benissimo nelle interminabili ore trascorse in auto, dove ha dormito, cantato, parlato con mamma e papà e giocato con gli adesivi)
Il nostro B&B si trovava nella parte vecchia della città e visto che il tempo a nostra dispositione era poco, (siamo arrivati intorno alle 18.30 per repartire la mattina seguente), ci siamo limitati a visitare quest’area.
Che meraviglia! Una serie di vicoli stretti, costeggiati da piccoli ristoranti con le tovaglie a quadretti e negozi vintage, conduce fino alla piazza della cattedrale di Saint Jean da dove si puo’ godere di una vista bellissima sulla Basilique Notre-Dame de Fouvière abbarbicata in collina come le Sacré Coeur.
Abbiamo cenato a lune di candela e ci siamo lasciati contagiare dell’atmosfera festosa che anima il borgo, frequentato da giovani studenti universitari e da tanti turisti che sgomitano per accaparrarsi un tavolino in prima fila!
Lasciata Lione (dove tornero’ sicuramente) siamo arrivati a Genova e poi da qui, dopo solo tre giorni, siamo ripartiti in direzione mare, perché per il nostro cucciolo é importante respirare un po’ d’aria di salmastra.Quest’anno abbiamo tradito la nostra amata Sardegna per approdare a Cap Nègre nel Lavandou e più precisamente sulla plage du Cavalière con acqua cristallina e sabbia dorata. I pro sono che qui, non essendoci praticamente nulle (tranne il mare, i ristoranti e gli alberghi), potrete vivere davvero di solo cibo e vita da spiaggia (che non é poco) oppure, se amate la vita mondana, con mezz’ora d’auto potrete raggiungere Saint-Tropez, meta del jet set e di turisti curiosi come noi! Noi ci siamo andati di sera e ci é piaciuta davvero tanto, soprattutto la parte del vecchio villaggio che si snoda dietro alla marina (che invece non mi é piaciuta) dove sono ancorati grossi yacht popolati da gente in cerca di visibilità. Penso che questa cittadina sia altrettanto bella alla luce del giorno con le sue casette color pastello affacciate sul golfo. Ma per il momento lo posso solo immaginare 😉
Unico neo di questa vacanza al mare in Francia, i prezzi, troppo alti per strutture alberghiere spesso vetuste (e poi dicono della Liguria…) con colazioni decisamente non all’altezza (eh lo so é una mia fissazione, ma la colazione deve essere perfetta).
Per contro nei ristoranti in genere si mangia discretamente (sono cari anche questi). I migliori, in termini di qualità, li abbiamo trovati sulla spiaggia. Ottime le insalatone ed i dessert dello stabilimento Les Sables d’Or dove andavamo ogni giorno. Buona anche la cena al ristorante La Voile de Cavalière dove abbiamo mangiato con i piedi nella sabbia e le stelle negli occhi. Cosa chiedere di più?
Abbandonato il mare, dove Dario si é divertito tantissimo, abbiamo tirato i remi in barca e fatto rotta verso la campagna, perché un po’ d’aria buona ci vuole giusto?
Quest’anno ahime niente Provenza, mio marito mi ha obbligato a cambiare meta per conoscere posti nuovi. E’ cosi’ che siamo approdati nel sud-ovest della Francia nella regione del Midi-Pirenei. Come siamo finiti qui? Semplice, seguendo i nostri amici belgi che, dopo aver ceduto la loro magnifica bastide in Provenza, hanno aperto qui una bellissila Chambre d’hôtes, restaurando un vecchio mulino da dove hanno ricavato 5 stanze (una più bella dell’altra) ed una spa con piscina (per la gioia di Dario), idromassaggio, fish therapy, massagi shiatsu ed altre tecniche di rilassamento (mai provate perché con Dario al seguito n’est pas possible).
Quando arriviamo al Moulin des Sens ci rendiamo subito conto che ancora una volta Magali e François hanno fatto un miracolo. Le camere sono enormi ed accoglienti e lo stile impeccabile con cui hanno ristrutturato l’edificio fa sentire in paradiso.
Come ogni paradiso degno di questo nome, il Moulin ed i dintorni sono luoghi di autentico riposo perché, a parte qualche borgo bellissimo da vedere, nella zona non c’é molto. Il posto é poco turistico quindi non molto frequentato, pero’ é pieno di deliziosi ristorantini dove si mangea divinemente (eh si é stata decisamente una vacanza all’ingrasso).
Tra i villaggi piu’ belli che abbiamo visitato nei dintorni ci sono Lauzerte, borgo medioevale, perfettamente conservato, sul cammino per Santiago di Compostela, dove ci siamo imbattuti nel mercatino del brocantage …
E poi ancora Rocamadour arroccato sul monte come un presepio e raggiungibile con un delizioso trenino che piacerà un sacco ai vostri bimbi ed infine il mio preferito Montjoi (quello della foto di copertina) delizioso borgo di casette basse con porte e finestre color pastello ed una bellissima vista sulla vallata. Anche qui abbiamo mangiato benissimo in un piccolo ristorante, La cage aux oiseaux, gestito da una signora gentilissima. Il piatto tipico della regione é il Foie Gras. Spinta dalla curiosità l’ho assaggiato… ecco posso farne anche a meno 😀
La vita qui é tranquillissima… fin troppo, sono felice di esserci stata, di aver visto posti nuovi e aver mangiato benissimo pero’ a mio marito l’ho già detto, il prossimo anno si torna in Provenza!
Scherzi a parte il mio viaggio alla scoperta della Francia non é ancora finito! Mi mancano Normandia, Bretagna, Borgogna, Champagne, Dordogna… Insomma ho ancora tanta strada da fare… Da dove inizio?
Aspetto i vostri consigli ed intanto mi godo la mia Paris che resta sempre la città magica e romantica che mi ha rapito il cuore!