“Where are you from?” Ogni volta che a questa domanda rispondo: “Rome, Italy”, vedo il volto del mio interlocutore irradiarsi: gli occhi si ingrandiscono e la bocca si allarga in cenno di stupore. Roma. Italia. Queste due parole risuonano nelle lore orecchie come un canto. Sì, perché sappiate che la nostra terra resta sempre un sogno per gli americani. Tuttavia, a parte coloro che ci sono stati e i newyorkesi, che, secondo fonti certe, tra cui la mia amica Valeria, newyorkese DOC, ci conoscono bene, la nostra penisola resta un mistero. Durante gli anni (sono ben sette che vivo qui, certo non una vita, ma abbastanza per farsi un’idea) ho collezionato così tante domande bizzarre e curiosità che ho pensato di raccoglierle e condividerle con voi in questo post.

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GEOGRAFIA

Non tutti certo, altrimenti mentirei, anzi, neppure la maggior parte a dire il vero, ma c’è un piccola percentuale che non ha proprio le idee chiare su dove sia collocata l’Italia, su quali siano le sue città e dove si trovano le une rispetto alle altre. Diciamo pure che per costoro vengono considerati italiani solo un paio di regioni e alcuni capoluoghi. “Non sono mai stato in Toscana, ma sono andato a Firenze” (testimonianza sia di Caterina, toscana espatriata in Maine sia Daniela, romana a Boston).”Ah sei di Roma? Roma è vicina a San Pietro?” E subito dopo: “Quanto ci metti per arrivare a Roma?”. E ancora: “Com’ è il tempo a Parigi?” “Certo, è più freddo di Roma, è parecchio più a Nord”.” Ma come, non sono vicine?”.
Venezia, Milano (anche se dalle mie parti la nominano poco ad essere sincera), Cinque Terre (per alcuni) Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Capri, Sicilia: per molti l’Italia si riduce a questo. Cinzia, pugliese a Boston, stanca di spiegare dove fosse la sua Taranto, ha perfino fatto una lezione ai suoi colleghi sulla sua regione! Quando posso provo a raccontare quante meraviglie ci sono nel nostro bel Paese e concludo sempre così: “You should go there, at least once in your lifetime”(dovresti andarci, almeno una volta nella vita).

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CUCINA

Secondo gli americani in Italia si mangiano due o tre tipi di pasta: spaghetti and meatball, fettuccine Alfredo, ravioli. Alcuni conoscono il pesto, ma pochi, eh! Gli italo-americani hanno una loro cucina specifica che si è tramandata e che è diventata, almeno dalle mie parti, sinonimo di cucina italiana. A parte i biscotti, il tiramisu e i cannoli (che sono onestamente molto buoni), non sono poi molti altri i dolci nominati. Il gelato, quello nostro, quello vero, non sanno neanche cosa sia. La pizza sì, ma decisamente non è come la nostra. Ma questo argomento merita un post a sé, che forse prima o poi scriverò. Sarò ripetitiva, ma anche per il cibo dico che dovrebbero fare una vacanza in Italia, per sentire i sapori veri e per realizzare quanto ricca, gustosa e variegata è la nostra cucina.

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MUSICA

“What do you listen at the radio in Italy, Opera?” (Cosa ascoltate alla radio in Italia, l’Opera?) Ecco se ci penso, ancora rido. Secondo molti l’Italia è un Paese antico, rimasto ad almeno cento anni fa, se non di più, che, sebbene per la mentalità di certi non è poi un’affermazione così tanto falsa, sappiamo benissimo che non è così. Alcuni pensano invece che cantiamo ancora gli stornelli popolari e la musica napoletana. Eppure tutti, proprio tutti, pensano a noi italiani come a un popolo di “cantatori”, fosse solo per la melodia che esce dalle nostre bocche anche quando parliamo. E vi pare poco?

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MODA

Se c’è una cosa per cui siamo davvero conosciuti da tutti, ma proprio tutti, questa è la moda. Un’italiano lo riconosci subito: in ogni occasione è vestito bene. Alla moda, firmato, semplice, casual, fancy, sportivo, elegante non importa, è proprio il modo di indossare l’abito che fa la differenza. Un italiano non uscirà mai in pigiama (e se lo fa, o si è adattato benissimo, o non si sente a proprio agio), non indosserà mai un outfit che mette ogni giorno a un matrimonio, per dire. Anch’io che lavoro in fabbrica, certo non mi presento a lavoro con le Rockstud di Valentino ai piedi o con la Baguette di Fendi al braccio, ma cerco di essere comunque curata e in ordine. La cosa più divertente è che ogni volta che lemie colleghe mi vedono indossare qualcosa di nuovo, mi chiedono se l’ho presa in Italia. Insomma, diciamolo, noi italiani abbiamo stile e gli americani ce lo riconoscono ammirati.

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TECNOLOGIA

Sebbene sappiano perfettamente (o forse no?!?) che i più grandi inventori, esploratori, ingegneri vengono dall’Italia, gli Americani continuano a trattarci come dei poverini che vivono ancora come tanti anni fa. Ovviamente non riescono a capire come facciamo a usare ancora ventilatori anziché condizionatori, per farvi un esempio. Non mi stupirebbe inoltre se pensassero che a Roma giriamo ancora con la biga!

Il discorso potrebbe continuare all’infinito e sono certa che gli altri italiani espatriati in America ne hanno di esperienze al riguardo da aggiungere e sarebbe divertente se lo facessero, anche solo lasciando un messaggio qua sotto, così da creare un quadro più completo, visto che poi la conoscenza di noi italiani varia da luogo a luogo.

Prima di salutarvi vorrei ringraziare tutti i miei amici e conoscenti americani che ignaramente hanno contribuito a questo post e alle mie amiche italiane in America, Caterina @emerilla , Daniela @art_by_dany , Valeria @dearvaleria e Cinzia @lacinzietta per aver riso e scherzato insieme a me e aver scambiato e condiviso le loro esperienze e impressioni insieme a me. Grazie davvero!

E invece voi, italiani, che ne pensate, vi ritrovate in questa descrizione? Se avete altre curiosità, non esitate a domandare e magari riprenderemo il discorso la prossima volta. A presto

 

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