E anche Agosto volge ormai al termine, iniziando a portar via un pò di questa estate che per noi è stata abbastanza insolita: poco mare, poche gite fuori porta, vacanze annullate causa febbre insomma MAINNAGIOIA!
E vabbé, vorrà dire che le prossime stagioni saranno da urlo, come si dice dopo la tempesta torna sempre il sereno no?
Alex ha già 7 mesi e sta acquistando una certa autonomia, è più attivo cerca Eros per giocare,e quando vede una delle sorelle inizia a far festa battendo le manine. A voi sembrerà strano che dopo 5 figli io riesca ancora a emozionarmi e entusiasmarmi per ogni piccolo progresso del più piccolino, ma vi assicuro che ogni volta è come fosse la prima nel vero senso della parola. Ogni figlio è diverso, ognuno di loro è un piccolo tesoro e capita che io mi fermi ad osservarli e a cercare di catturare ogni piccola differenza che li caratterizzi e li renda unici, Forse è questa l’essenza dell’essere madre; meravigliarsi della vita ogni volta, guardare ogni figlio per la sua unicità.
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Ma essere madre è anche enormemente stancante e a volte anche snervante; l’estate è la mia stagione, quella che mi risveglia e mi riempie di energia, quest’anno invece è stata devastante, e ho avuto parecchi crolli, sopratutto fisici; avere 5 figli di età così diverse è una lotta quotidiana per incastrare mille impegni e cercare di accontentare tutti.
E allora ci sono state giornate cominciate all’alba per preparare pasti e borse per il mare (e vi assicuro che di borse ne devo preparare parecchie) e raggiungere la spiaggia che più piaceva alle ragazze in modo che potessero stare con i loro amici. Per noi mare significa partire al mattino presto e rientrare intorno alle 7 di sera, quindi scarica macchina doccia per tutti svuota le borse, prepara la cena, allatta il più piccolo, cena e poi pulisci la cucina e poi?
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Poi capita che magari è sabato, e la più grande giustamente ti chieda di andare in discoteca e tu prima o poi devi lasciarla andare, devi darle fiducia: si ok bene ma almeno l’accompagno io! Quindi prendo il più piccolino con me  e accompagno la sorella maggiore in discoteca in un paese a 15 minuti di macchina da casa. La lascio con mille raccomandazioni e torno a casa; trovo il cinquenne ancora sveglio che vuole che lo metta a letto io, e va bene tanto dopo circa venti canzoncine si addormenterà… forse! E finalmente tutti dormono e magari riesco a dormire anch’io, naturalmente dopo aver programmato la sveglia alle 4, 30 per andare a prendere la sorella maggiore. Ok, Morfeo si impadronisce di me, ma giusto il tempo di farmi coccolare dal sonno che già suona la sveglia. E allora mi rivesto velocemente, salgo in macchina quasi all’alba e mentre guido ripenso a quando ero io una giovane ragazza e i miei proprio non mi facevano uscire e io mi arrabbiavo perchè proprio non capivo come mai  io mi sentissi già grande e loro invece non vedevano altro che una bambina, e invece ora, ora che sono io dalla loro parte, li capisco, eccome se capisco i miei genitori, tutte le loro ansie, le paure sono le stesse che ho anch’io per i miei figli. E assorta nei miei pensieri arrivo nel parcheggio della discoteca spengo la macchina e aspetto mia figlia e osservo. Osservo tanti piccoli zombie barcollanti che escono da una serata che dopo una bella dormita neanche ricorderanno e in mezzo a loro vedo un sorriso carico di felicità e fresco che corre verso di me e con un entusiasmo che quasi mi disarma quel sorriso si apre in un CIAO MAMMA e mentre la mia figlia maggiore sale in macchina e inizia a raccontare di quanto sia stato bello, di quanto abbia ballato e si sia divertita capisci che invece nonostante tutto, nonostante i mille impegni, la stanchezza, le incomprensioni io penso che alla fine sto facendo un buon lavoro. Quando vedo i sorrisi dei miei figli, quando SENTO le risate dei miei figli, tutto passa, tutto, anche un estate insolita, senza vacanze, con la febbre e senza gite fuori porta, ma con un amore così forte e unico che neanche mille vacanze estive potranno mai donarmi.
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