Nella suggestiva cornice del lago d’Iseo a soli 100km da Milano per 16 giorni ha preso vita una tra le più grandi opere d’arte contemporanea dell’artista Christo: The Floating Piers.
Un’installazione abbagliante, imponente ma allo stesso tempo in perfetta sintonia con il territorio.
Un percorso di 3 km che si sviluppa da Sulzano a Montisola fino alla piccola Isola di San Paolo, un tappeto giallo cangiante che ricoprirà tutto il pontile e parte delle vie dei paesi coinvolti facendo immergere il visitatore in un’atmosfera magica e rendendolo protagonista di un’opera che senza le persone sarebbe essa stessa incompiuta.
Il percorso a pelo d’acqua segue il fluttuare delle onde, i suoi bordi digradanti danno la sensazione di continuo facendoti sentire sospeso nello spazio e nel tempo.
Con domenica 3 luglio si è concluso quello che potremmo definire l’evento del 2016: un richiamo di persone da tutto il mondo, un tempo volutamente limitato di fruizione e uno spettacolo inusuale senza paragoni!
Il pontile verrà dismesso e tutto il materiale utilizzato utilizzato per la sua realizzazione riciclato seguendo un iter ad impatto zero sull’ambiente.
Come perdersi una cosa simile a due passi da casa?!
Nonostante le lunghe code d’attesa per poter accedere all’opera e al terrorismo psicologico dei masseria, ho voluto far leva sul mio senso dell’organizzazione pensando a tutto nei minimi dettagli e grazie al quale ho potuto vivere con mio figlio l’esperienza unica di qualcosa di speciale che posso tranquillamente affermare, rimarrà nella storia.
In compagnia di mia sorella e figlie abbiamo prenotato con circa una settimana d’anticipo il battello da Sarnico per Montisola, abbiamo evitato code e ressa, assicurandoci il nostro posticino sul pontile arancione più famoso del momento!
Consapevoli del caldo ci siamo organizzate con indumenti freschi, una piccola borsa termica con acqua e bevande, un cambio per il rientro e una prenotazione in una pizzeria per la cena, dato che il battello ci avrebbe riportate a Sarnico per le 19,15.
Abbiamo scelto di toglierci le scarpe e camminare scalze sul tessuto per goderci il più possibile questa esperienza pazzesca, tutti i nostri sensi erano coinvolti e la macchina fotografica pronta per fermare il ricordo di questo pomeriggio: i nostri bambini hanno goduto di un’avventura artistica entusiasmante che un giorno potranno raccontare e abbiamo anche avuto la fortuna di incrociare la barca sopra la quale c’era Christo a vigilare sulla sua opera.
Con piacere racconto su queste pagine la nostra entusiasmante gita fuori porta con la voglia di trasmettere il messaggio importante di non lasciarsi mai scoraggiare dai pericoli e dagli stress che ci propinano, niente è impossibile, neppure coi bambini, se dalla nostra parte abbiamo l’arma del buon senso, della calma e di una previdente organizzazione.
Per info www.thefloatingpiers.com
dove potrete trovare tante informazioni su The Floating Piers, sul l’artista e sulla sua storia.
Brava Francy! Anche con i bimbi si può fare tutto,basta un po’di organizzazione…la penso come te! Peccato non esserci potuta venire!