
Ho aspettato con ansia l’uscita di questo libro. Ho versato fiumi, mari, oceani di lacrime con il primo romanzo di Yoyo Moyes, “Io prima di te” e quindi immaginate la mia faccia alla scoperta di un sequal…occhi a forma di cuore e la speranza di trovare una seconda parte degna della prima.
Ecco. Appunto….la speranza….speranza come la maggior parte delle volte svanita.
Ve la dico tutta: alla luce dei fatti, mi permetto di dire che forse non c’era poi bisogno di un dopo. Basta un prima e un durante.
Se non l’avete ancora letto, fiondatevi in libreria e acquistate il primo romanzo. Ma vi prego: fatelo prima di guardare il film in uscita a Settembre. Vi sconvolgerà quanto un libro può essere cosi reale.
Per quanto riguarda questo romanzo beh…..mi sono trovata in continuo disappunto con quell che volevo provare e quello che poi realmente ho provato.
Pensavo ad una storia di rinascita, di sentimenti non mielosi ma veri, di viaggi….si insomma, mi avete capita! In realtà mi sono dovuta confrontare con l’arrivo di un personaggio insopportabile, un sacco di punti interrogativi, cose dette cosi, per riempire qualche riga ma che sinceramente, avrei preferito approfondire. La Moyes ha uno stile di lettura molto pulito ma nello stesso tempo complesso in quanto porta i personaggi a vivere fuori dalle pagine del libro…..questa volta no! È come se fosse tutto di passaggio, come si guardano le persone ferme alla metro mentre voi siete sul vagone….ma come?!?!!?! Dov’è finito tutto il pathos!?!? Tutto il coinvolgimento libro/lettore?
Vi trascrivo la trama e po vi dico cosa ne penso….di nuovo.
“Quando finisce una storia, ne inizia un’altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l’hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita. A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare. Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com’è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo. ”
Allora: letta cosi può dare adito a grandi aspettative, ma non si accenna alla presenza di Lily, personaggio odioso per quasi il 98% del libro. Stereotipo portato all’esasperazione della sedicenne in piena tempesta ormonale, è davvero troppo. Troppo di tutto. E Lou, già fragile ed emotivamente ancora instabile, le lascia modo e maniera di mandare in sfacelo la sua vita. E lei accetta tutto, armata di uno spirito da crocerossima che sulla sottoscritta, sortirebbe l’effetto opposto. Quando è troppo è troppo!!!! Anche ripetere la parola “troppo” troppe volte è troppo……ma la delusione verso questo libro è….troppa!!!
A parte questa parentesi fatta di parole, come dire, insistenti, concludo dicendo che è una lettura che, ahimè, non vi consiglio. Ma io non sono certo la più famosa delle “critiche” letterarie quindi sarei felicissima di trovare qualcuna di voi, che mi dica invece quanto lo ha apprezzato….potrei rivalutarlo….
Alla prossima review!!
Devo leggerli assolutamente!