
Potrei contare sulla dita di una mano le scrittrici italiane che mi piacciono. Simona Sparaco é una di queste. Il suo primo libro, “Nessuno sa di noi”, edito come tutti i suoi romanzi da Giunti Editori, é il mio tallone d’achille. L’ho acquistato appena uscito, presa com’era dalla voglia di un libro che mi sapesse travolgere. Ho letto la trama e sono stata letteralmente travolta dalle lacrime. Non sono mai riuscita a leggerlo, e penso che mai lo faró. Mi sono bastate quelle poche righe per capire la portata di questo libro, che prevede una persona forte che sia pronta a leggerlo. Io non lo sono, e dato che racconta la storia di una mamma alle prese con la scelta piú difficile che si possa prendere, mi sento come un castello di carte pronto a crollare.
A lei va tutto il mio rispetto per aver vinto il Premio Roma nel 2013, per la portata immensa del suo libro e per la sua scrittura, sempre pulita e impeccabile.
Ho adorato il suo “Se chiudo gli occhi”; storia d’amore e di redenzione tra un padre e una figlia. Il punto cardine dei suoi libri è sempre un’argomento forte, vero. Il contorno è una storia coinvolgente con personaggi che potrebbero essere sedute vicino a noi in metrò, o al tavolino davanti al nostro a sorseggiare un caffè….potremmo essere tutti noi. Tanti scrittori si ingegnano a creare personaggi fuori dal comune, fuori dal mondo, quando in realtà si hanno molti più spunti guardando nel piccolo, nella mai banale vita di tutti i giorni.
È per tutta questa serie di motivi che ho scelto “Equazione di un amore” nonostante alcune micro recensioni lette su giornali femminili che parevano narrare le vicissitudini di un Harmony. La storia raccontata è quella di Lea e Vittorio, coppia trasferitasi a Singapore, regno indiscusso del lusso e dello sfarzo, alla ricerca del giusto equilibrio.
Complice un libro pronto per essere pubblicato e un viaggio in Italia, Lea si ritrova davanti ad una porta mai veramente chiusa; e questa porta si chiama Giacomo, amore giovanile capace di stravolgere il cuore e la mente della nostra protagonista anche dopo anni di lontananza e silenzi.
Detto cosi può sembrare la classica storia da romanzo rosa, ma credetemi se vi dico che è tutt’ altro.
Lea non è l’eroina classica. Vive fuori dagli schemi. Decide di provare, di cadere, scegliere la passione, l’infatuazione mai sbocciata…..è l’incarnazione perfetta dell’amore vero e reale. Quello che tocca a tutti prima o poi nella vita e che ci fa crescere, nel bene o nel male.
Quindi non posso fare altro che consigliarvi questo libro, e spero ci sia qualcuna tra di voi, piú coraggiosa di me, pronta leggere anche il suo primo libro, ne vale la pena….cosi, a scatola chiusa.