“L’educazione non è il rispetto delle regole ma il rispetto degli uomini.”

Inizio con una bella citazione (anonima) per introdurre l’argomento che cercherò di trattare brevemente ma che richiederebbe sicuramente molto più approfondimento: come creare un clima “ideale” per crescere al meglio i nostri figli. Importantissime sono le regole certo, ne abbiamo già discusso tra queste pagine, ma la cosa più importante è il rispetto reciproco che ci deve essere tra genitori e figli. Un rapporto educativo è praticamente sempre sbilanciato, ossia c’è sempre una controparte che ha “il coltello dalla parte del manico”: i genitori, gli insegnanti… Sta a noi genitori, a noi insegnanti, non far pesare questa posizione di “potere” ma renderla funzionale alla crescita sana ed equilibrata dei nostri bambini. Ricordiamoci sempre che il nostro fine ultimo è quello di dare autonomia e sicurezza ai nostri figli: che da esserini piccoli e completamente dipendenti da noi devono diventare adulti autonomi, sicuri e con una buona autostima. Il percorso educativo però è sempre accidentato, molto tortuoso, con numerosi sbagli e passi falsi.

Come iniziare con il piede giusto? Riconoscendo il nostro piccolo bambino, fin dalla nascita, come una persona con dei diritti da rispettare. Di conseguenza, un bambino che è sempre stato rispettato, non potrà non portare anche a sua volta rispetto: i bambini si comportano come ci comportiamo noi, noi educhiamo soprattutto per quello che siamo, per quello che facciamo, piuttosto che per quello che diciamo a parole.

Il nostro comportamento dovrebbe essere il più possibile equilibrato, sereno e rassicurante per essere certi di riuscire ad influire positivamente sulla formazione del carattere del nostro bambino.

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Lo psicologo tedesco Kurt Lewin, ha cercato di delineare quelli che sono gli elementi per creare un buon clima educativo in famiglia. Non prendete questi elementi come dei rigidi precetti ma come dei consigli per un buon comportamento da adottare come genitori:

  • dare al bambino un senso di sicurezza;
  • dargli la sensazione di essere amato e desiderato;
  • evitare la minaccia, la paura, la punizione;
  • insegnare al bambino l’indipendenza e fargli assumere le sue responsabilità;
  • rimanere calmi e non adirarsi per le manifestazioni istintive del bambino;
  • essere il più tolleranti possibile per evitare inutili conflitti;
  • evitare di far pesare al bambino il naturale stato di inferiorità;
  • non spingere il bambino oltre quello che gli e naturale e oltre le sue possibilità;
  • rispettare i sentimenti del bambino anche se non corrispondono alle nostre norme;
  • rispondere francamente alle domande che il bambino pone, ma fornendo risposte adatte alla sua età;
  • interessarsi a quello che il bambino fa, anche se non lo giudichiamo direttamente utile;
  • affrontare le difficoltà del bambino, senza pensare che egli sia anormale;
  • favorire la crescita e il progresso, piuttosto che la perfezione.

Dott.ssa Elena Carradori

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