Ciao Ragazze, oggi vi presento @verdy75.

Verdiana ti colpisce subito per la sua semplicità e la sua allegria, sempre disponibile e con il sorriso sulle labbra.

 

Sono rimasta subito colpita dal suo stile ricercato e vivace al tempo stesso, capace di realizzare immagini da sogno. Tende sempre a sottolineare che non è una fotografa professionista ma semplicemente “fa foto” che le piace condividere con chi le ama quanto le ama lei. Come diceva Henri Cartier- Bresson le fotografie si fanno con gli occhi, con il cuore e con la testa e per noi Verdy ci riesce benissimo.

Ma conosciamola meglio..

Chi è Verdiana e cosa sogna per il suo futuro?

Bella domanda per cominciare….. io direi che non lo so ancora bene nemmeno io chi sono, perché mi sono resa conto soprattutto in questi ultimi anni che sono cambiata tantissimo e sono anche cambiati i miei sogni e tutte le previsioni che avevo fatto sul futuro. Ho spesso pianificato la mia vita per rendermi conto oggi che purtroppo nulla può essere pianificato perché le cose vanno come devono andare non ha senso accanirsi … oggi sono al punto di partenza forse dovrò ricominciare tutto da capo e la mia vita subirà di nuovo grossi cambiamenti come è successo di fatto 10 anni fa, ma va bene così staremo a vedere, quello che mi sono ripromessa e di guardare al futuro con il sorriso l’ho promesso a me ma anche a mio marito e così sarà!

Quando ha iniziato a fotografare?

La verità è che ho sempre fotografato, quando ero piccola ricordo che guardavo e riguardavo le foto che il mio papà (appassionato di fotografia) ci faceva, mi perdevo a fantasticare soprattutto quando lui proiettava le diapositive, li mi apparivano davanti le immagini a tutta parete della montagna altra sua grande passione, poi con il tempo e l’avvento delle prime macchine fotografiche prima usa e getta poi digitali ricordo di aver stressato in tutte le vacanze amiche e parenti perché documentavo sempre ogni momento, per me non esisteva compleanno, festa, vacanza o ritrovo senza la testimonianza di una fotografia .Più di qualche amica si lagnava per questa presenza “ingombrante” salvo poi chiedermi le foto o ridere di gusto nel rivedersi quando si sviluppava il famoso e ormai dimenticato rullino.

Sei un autodidatta oppure hai seguito corsi?

Mio marito 3 anni fa per natale mi ha regalato la mia prima reflex (da allora ho cambiato ben tre macchine fotografiche) a lui quindi devo l’inizio concreto di questa passione, perché da quel giorno ho poi voluto approfondire l’uso della macchina fotografica che mi era stata regalata, mi sono quindi iscritta ad un corso di fotografia a cui ne è seguito un altro con relativi workshop che mi hanno permesso non solo di imparare le tecniche di base ma di entrare in contatto con un gruppo di fotografi professionisti e non che ancora oggi fanno parte delle mie amicizie e spesso mi aiutano e mi consigliano e di questo non posso che esserne davvero felice e onorata.

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Da cosa trai ispirazione per scegliere lo stile in ogni tua foto?

in realtà quando qualcuno mi chiede di fargli delle fotografie non so mai da dove cominciare, non so nemmeno se il risultato che otterrò sarà quello desiderato (sia da me che dalla persona che mi ha commissionato le foto) i giorni che precedono l’incontro sono sempre un po’ carichi di tensione perché ho paura di deludere le aspettative.Poi arriva il giorno stabilito e li è tutto in discesa. Non lo so se le mie foto hanno un denominatore comune, a me in verità sembra siano sempre diverse, non ci vedo un filo conduttore, forse devo ancora creare il mio stile o forse invece come dice qualcuno ce l’ho già è solo che non riesco ancora a vederlo.

 

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Spesso si presentano davanti a te persone sconosciute e nel giro di poche ore devi cercare di ottenere il massimo dal soggetto ripreso. Quanto è difficile instaurare un buon rapporto con la persona che si deve fotografare e come ci riesci?

E’ molto difficile, molto, è una questione di energia, io in quel momento ne do molta di mia, mi metto in gioco moltissimo perché se all’inizio tendevo a non parlare (ne sa qualcosa Stefania la mia primissima “vittima” fotografica) poi con il tempo ho capito che se voglio ottenere qualcosa di spontaneo ho bisogno anche di avere delle interazioni con i soggetti, e allora è li che metto in gioco tutta me stesa, a volte faccio battute, a volte faccio domande e ascolto molto attentamente le risposte perché da quelle poi nascono altre domande e immancabilmente la persona si sente a suo agio non pensa più di essere davanti alla macchina fotografica.

Alcune persone hanno una predisposizione naturale a farsi fotografare ma per i soggetti più timidi o introversi qual’è il tuo segreto per riuscire a metterli a proprio agio?

La maggior parte delle persone che ho fotografato mi ha detto di non essere fotogenica e di non riuscire a mettersi a proprio agio davanti alla macchina fotografica, in realtà dopo pochissimo ho visto tutti essere tranquilli e rilassati e qualcuno farsi anche delle grandissime risate (vero Serena?) questo perché come dicevo prima è importante per chi sta dietro la macchina farsi conoscere, io poi ho una mia tecnica che consiste sempre nell’iniziare a scattare foto alla lontana o comunque mai primi piani all’inizio, la persona così prende confidenza, io dopo un po’ di scatti mi fermo e mostro una foto, non una qualsiasi ma quella che ritengo davvero bella, la persona solitamente appena vede il primo risultato si lascia andare, si fida perché capisce che quello che vedrà piacerà anche a lei, superato quindi questo primo ostacolo le foto cominciano e diventare più “intime” più vicine e il viso si fa più rilassato, ed è allora che riesco a cogliere la naturalezza o almeno cerco di farlo al meglio delle mie capacità.

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Il servizio fotografico che ti è rimasto nel cuore. Raccontacelo!

In realtà dovrei dire tutti, ma non per non far del torto a nessuno ma perché credimi ogni persona che ho fotografato mi ha regalato qualcosa, una frase, un sorriso, un ricordo…. conservo gelosamente nel mio cuore ogni parola che mi è stata detta perché è stato un regalo prezioso.

Ed il servizio più divertente?

Il più divertente devo dire “quello che non avete mai visto” … è stato fatto ad un matrimonio l’anno scorso, facevo da assistente a due fotografi, le risate che non ci siamo fatte in quella caldissima e interminabile giornata le sappiamo solo noi, ma purtroppo non posso raccontarvele “segreti da un matrimonio” …..si sa il fotografo scatta foto ma non parla!

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La parte migliore e peggiore di questo “lavoro”?

Ho fatto da secondo fotografo in diversi matrimoni, la giornata è interminabile, la fatica si fa sentire, il peso della reflex è tutto sulla cervicale, per non parlare delle condizioni climatiche avverse, vedi ad esempio caldo torrido o pioggia torrenziale… ecco diciamo pure che queste sono le cose peggiori che rendono davvero difficile questo “lavoro”, la parte migliore per me invece è regalare un sorriso ad una persona, riuscire a cogliere un’emozione in una foto, portare a casa un carico di emozioni che mi rimangono addosso per molti giorni.

Canon o Nikon?Qual’è la tua “amica di scatto”?

Io ho iniziato con Nikon il destino ha deciso così ma come ho detto molte volte il mercato si divide in due e non vi è differenza paragonando macchine fotografiche dello stesso livello quindi tornassi indietro sceglierei a occhi chiusi.

 

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Ci lasci con un saluto speciale alle tue igers!

Inizio con ringraziarvi tantissimo per questa bellissima chiacchierata, mi sono divertita molto nel rispondere alle vostre domande e come potete vedere non sono di poche parole…. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le igers che mi seguono su instagram e sul mio blog dei bellissimi messaggi che spesso ricevo, amo i commenti che mi vengono lasciati sul blog e amo anche la quotidianità di ig che per me e so anche per molte di voi è una piccola evasione dalla routine quotidiana….mi piace questo modo di vedere il mondo cercando tutti i giorni nelle piccole cose un sorriso … e con un sorriso, questa volta il mio, vi saluto.


Ciao ci vediamo al prossimo Click

Grazie di cuore Verdy per averci permesso di conoscere il tuo coloratissimo mondo.

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